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La vetrina con le 250 novità presentate a Sana 2015. (Foto: Sana)

Fiere & Co

Sana 2016, quando il bio è protagonista

Vento favorevole per la 28ma edizione del Salone internazionale del biologico e del naturale

di Rosa Maria Bertino – Agricoltura – luglio-agosto 2016

I mercati lo chiedono, i consumi interni crescono, l’export vola. È con questo vento favorevole che a Bologna si apre la 28ma edizione di Sana, il Salone internazionale del biologico e del naturale.
Ancora una volta il mondo del bio si riunisce nel Fiera District.
In crescita le adesioni, sulla scia di quanto già avvenuto per l’edizione 2015 e con esse la superficie espositiva che è arrivata 50mila metri quadri (+30%).
«Ci contavamo. Avevamo già visto segnali positivi - conferma Marco Momoli, direttore commerciale Italia di BolognaFiere - ora si sono concretizzati. La crescita non è solo in termini di spazi, ma anche nel numero di espositori, con tante nuove aziende. È una conferma di tutto il lavoro fatto negli ultimi anni: qualificazione, investimenti, attenzione al mercato, risposte concrete alle esigenze degli operatori. È un insieme di fattori, a cui contribuisce il forte momento di sviluppo del biologico in Italia. In tutto questo, FederBio è partner strategico. Abbiamo infatti rinnovato l’accordo biennale per il 2016 e il 2017, a sostegno di Sana e dello sviluppo del biologico».
L’impegno comune della manifestazione bolognese e della federazione unitaria del biologico e biodinamico, ha messo in gioco tutta l’esperienza e le relazioni costruite in ambito nazionale e internazionale, per promuovere l’arrivo di operatori esteri qualificati e sviluppare iniziative e convegni di profilo nazionale. Grazie alla collaborazione con l’Ice ed il ministero dello Sviluppo economico  sono state coinvolte numerose delegazioni straniere, dagli Stati Uniti al Canada fino ai Paesi europei.

Un mercato in crescita

Molte le conferme di operatori storici del settore. Come quella di Roberto Zanoni, direttore generale di EcorNaturaSì: «È una manifestazione particolarmente significativa per il mondo del biologico, un punto di riferimento per negozianti e consumatori». O di Fabrizio Piva, amministratore delegato del Ccpb: "È l’unico luogo dove accanto alle aziende si trovano le istituzioni, dal Ministero alle Regioni, fino a tutti i protagonisti del settore». O ancora quella di Fernando Favilli, presidente di Probios: «Sana è un appuntamento a cui non si può mancare. Anche perché gode dell’attenzione del grande pubblico in un mercato che continua a crescere».
«Per quanto riguarda i dati - ha sottolineato Roberto Zanoni, che è anche presidente di Assobio, associazione nazionale delle imprese di trasformazione e distribuzione dei prodotti biologici - è presto per fare previsioni sulle vendite 2016, ma l’andamento che registra il nostro panel di imprese nei primi mesi di quest’anno migliora addirittura le performance estremamente positive del 2015. Il consumatore chiede prodotti che non impattino negativamente sull’ambiente e sul benessere degli animali, che siano certificati, garantiti, sicuri e di elevata qualità. La produzione biologica è quella che più risponde a queste esigenze espresse dai consumatori di tutte le età e fasce sociali». Gli fa eco il presidente di Anabio-Cia Federico Marchini: «Crediamo che la crescita quantitativa dell'agricoltura biologica possa divenire un potente driver per tirare fuori dalle difficoltà l'intero comparto agroalimentare».

Conferme e novità

Come sempre tre i settori cardine della manifestazione: alimentazione biologica nei padiglioni 25 e 26, cura del corpo naturale e bio al padiglione 36, vivere ecologico al padiglione 29. Settori che hanno preso la forma, rispettivamente, di una mela rossa, di un fiore beige e di un cuore azzurro, su cui compare sempre la doppia fogliolina simbolo della manifestazione bolognese.
Nuova anche la comunicazione con il titolo "Sana 2016: il luogo in cui tutto il settore cresce. Naturalmente”. Per dire che in questo luogo non crescono solo affari ma anche conoscenze e sapere, contatti e relazioni.
Nella centralissima area del quadriportico,  è  alla sesta edizione Sana Novità, la vetrina dedicata ai prodotti più innovativi dell’anno, proposti dagli espositori e votati dai visitatori di Sana.
Tra gli spazi ormai tradizionali Sana Shop, una soluzione interessante per orientare le due anime di Sana: gli operatori agli stand dove si stringono accordi e si firmano ordini, il grande pubblico  a godersi questo mercatino multicolore, tra assaggi di nuovi prodotti, dialogo con i produttori e acquisti con sconti e promozioni.
Confermati anche Sana Academy, programma di formazione online e dal vivo dedicato agli operatori, con corsi su temi di attualità, condotti da esperti italiani e internazionali e l'Osservatorio Sana,  fonte di analisi sulla percezione del bio da parte dei consumatori insieme ai dati  del ministero delle Politiche agricole su superfici e aziende bio, curati dal Sinab.
Sana ospita poi nel padiglione 30 il VeganFest, festival del network VeganOk. Infine  il Sana City: dalle sette torri di Kenzo Tange alle Due Torri nel cuore della città, un "fuori salone” cittadino denso di eventi culturali, gastronomici, di intrattenimento e commerciali.

Bologna capitale del bio

Del resto Bologna è nei fatti la capitale del bio. Qui è nato Sana, con grande spirito anticipatore, nel lontano 1988, due anni prima di BioFach in Germania.
Qui hanno sede sia FederBio, sia diversi organismi di certificazione storici del settore. Qui operano alcune delle realtà più significative del bio. Qui nella più antica università d’Europa si insegna l’agricoltura più innovativa, con il primo corso di formazione permanente in agricoltura biologica avviato nel 2015. E l’Emilia-Romagna, ancora una volta, risulta la regione leader del biologico in Italia per numero di attività bio, secondo il Rapporto Bio Bank 2016 che esce proprio in occasione di Sana.

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