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Frutta e verdura nel negozio Almaverde Bio Market di Bologna (Foto: Bio Bank/Emanuele Mingozzi)

Distribuzione

Cresce la rete di negozi specializzati Almaverde Bio Market

Partita da Milano nell’aprile del 2014, è arrivata in Emilia-Romagna con tre nuove aperture. Per ora a gestione diretta, ma si profila già il franchising

di Rosa Maria Bertino, Agricoltura aprile 2015

"Mangi quello che compri e compri quello che mangi”.
È questa la filosofia della nuova rete di negozi specializzati Almaverde Bio Market, che gioca sull’abbinata negozio-bistrot.
Partita da Milano nell’aprile del 2014, è arrivata in Emilia-Romagna con tre aperture, in rapida successione: in dicembre a Bologna, in gennaio a Reggio Emilia, in febbraio a Parma. Il progetto fa capo alla società Organic Food Retail, licenziataria del marchio Almaverde Bio per i punti vendita. Una società controllata al 100% dalla torinese Ki Group, tra i protagonisti della distribuzione di prodotti bio in Italia. In cifre: 5.350 clienti serviti tra negozi bio, erboristerie e farmacie e 47 milioni di euro fatturati nel 2014, con un incremento dell’11% rispetto all’anno precedente.
"Siamo partiti perché crediamo che ci siano ampi spazi di crescita del mercato - spiega Dino Poggio, amministratore delegato di Ki Group e presidente di Organic Food Retail - guardando soprattutto a chi ancora non compra bio. la spesa pro-capite degli italiani nel bio è la metà di quella dei francesi e un terzo di quella dei tedeschi. Anche se la presenza di alimenti biologici è aumentata, sia nei supermercati sia negli specializzati, il primo canale distributivo per volumi di vendita di alimenti biologici resta lo specializzato”.

Su una superficie di 350 metri quadri, i negozi  Almaverde Bio Market propongono un assortimento di circa 3.700 prodotti, con grande attenzione al fresco.
"Per attrarre nuovi consumatori - continua Dino Poggio - è importante far assaggiare i prodotti. Per questo abbiamo creato l’area degustazione, con possibilità di consumare in loco nel bistrot. E abbiamo dato più spazio all’area dei freschi, in particolare all’ortofrutta, uno dei nostro punti di forza. Grazie a Canova, la società dedicata al biologico del gruppo cesenate Apofruit, il prodotto arriva freschissimo, con consegne dirette almeno tre volte la settimana. Naturalmente Ki Group è il principale fornitore, perché ha un catalogo ricco di prodotti importanti, con marchi storici del biologico, italiani ed esteri. Poi c’è la gamma Almaverde Bio. Non solo ortofrutta, ma anche prodotti trasformati di ottima qualità, di grandi aziende italiane. Da altri fornitori compriamo invece tutti i prodotti che è importante avere, per completare l’assortimento”.

I primi quattro negozi Almaverde Bio Market sono a gestione diretta, ma all’orizzonte si profila già la rete in franchising.
"L’idea è di aprire una catena di negozi bio di medie dimensioni nel giro di 3-4 anni, - conclude Dino Poggio - soprattutto in franchising, concentrandoci nel centro-nord Italia, almeno per la fase iniziale. Agli imprenditori che si affacciano in questo settore intendiamo offrire un progetto chiavi in mano, con tutta la formazione che serve. Perché nei negozi bio non si trovano solo migliaia di prodotti, mentre nei supermercati si arriva al massimo a qualche centinaio, ma si contribuisce alla cultura del biologico. C’è chi ti consiglia, chi conosce i prodotti e la loro storia, chi ti spiega come cucinarli. È questa la forza degli specializzati rispetto ai punti vendita a libero servizio”.

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