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Bio Bank
Rapporto Bio Bank 2020: il bio al centro della transizione ecologica
Analisi e statistiche del biologico in Italia secondo i censimenti Bio Bank. Dagli alimenti alla cosmesi
di Rosa Maria Bertino – 11 gennaio 2021
Il bio in un rapporto
Il mondo come una
giostra impazzita: prima correva troppo veloce e volevamo solo scendere,
ora continua a fermarsi e vorremmo solo ripartire. Il problema è "come”
ripartire e soprattutto per andare "dove”. Intanto la vita continua, ma
nulla è come prima, né lo sarà dopo. La pandemia ha amplificato la
coscienza della nostra vulnerabilità. Ci ha insegnato che tutto può
cambiare in un istante, scatenando l’effetto domino sull’intero Pianeta.
E che la nostra salute è legata a doppio filo a quella della Terra. La
transizione ecologica verso la piena sostenibilità non è più rinviabile.
Anche per questo il biologico continua e continuerà a crescere.
Raccontare ciò che è
emerso in un anno "normale” come il 2019 quando ancora siamo immersi
nella scia di un anno fuori dalla norma come il 2020: ecco il compito
del Rapporto Bio Bank 2020, giunto alla 14a edizione. Anche per questo
lo schema cambia: il campo si concentra su sei tipologie di attività,
con un set di dati ancora più ricco. Si aggiungono lo scenario del bio
in Italia e nuove elaborazioni sul mercato. Infine, le più autorevoli
fonti di dati sul biologico si completano con riferimenti chiave sulla
sostenibilità. Tutto in 74 pagine liberamente consultabili su issuu.com/biobank.
Il mercato del bio 2011-2020
Nel 2020 il totale
del mercato bio in Italia ha raggiunto 6,9 miliardi di euro (dati
Nomisma per Osservatorio Sana). Il mercato interno, pari a 4,3 miliardi
di euro, è più che raddoppiato in dieci anni (+118%). Ma è stata
soprattutto la grande distribuzione a generare e intercettare la
crescita, con vendite di oltre 2 miliardi di euro (+279%). Tutti gli
altri canali distributivi, con vendite pari a 2,3 miliardi di euro, sono
cresciuti del 58%. E l’export ha raggiunto 2,6 miliardi di euro
(+131%). In crescita anche le aziende bio, oltre 80mila nel 2019 (+34,5%
in 10 anni) e le superfici bio, quasi 2 milioni di ettari (+33,5% in 10
anni), pari al 15,8% dell’area coltivata in Italia (dati Sinab). Un
cambiamento di scenario avvenuto in pochi anni, che rappresenta una
sfida enorme per il biologico. Chi è bio da sempre, oggi che il bio lo
fan tutti, deve essere ancora più bio. Chi è stato pioniere allora, oggi
deve essere pioniere di un modello sociale valoriale. Non solo il
prodotto, ma tutto quello che c’è prima e dopo e tutto quello che si
muove intorno. Chi è autenticamente bio ha sempre una storia vera da
raccontare... non un semplice prodotto da vendere. Che avanzi pure il
bio per tutti. Ma su tutti, che emergano con forza la missione
originaria e la visione del bio.
Trend attività bio 2015-2019
Cuore del Rapporto la fotografia di 3.476 attività bio censite da Bio Bank nel 2019. Significativo il turnover: oltre 500 le attività
uscite dal censimento, quasi 650 quelle entrate. Nell’arco degli ultimi
cinque anni è cresciuto del 7,3% il numero totale di attività bio delle
tre tipologie alimentari monitorate. Al primo posto ancora i siti di
e-commerce di alimenti bio, arrivati a quota 405 (+41,6%), trend già
positivo accelerato ora dalla pandemia. Al secondo i ristoranti bio, a
quota 543 (+20,7%), situazione destinata purtroppo a cambiare nel 2020
per la drastica riduzione del giro d’affari dovuto alla chiusure
forzate. Scendono invece a 1.339 i negozi bio (-4%), che soffrono la
concorrenza della grande distribuzione e reagiscono puntando
sull’aggregazione.
Continua la fase
propulsiva della cosmesi bio, dove le attività sono cresciute del
121,4%. In testa gli e-commerce di cosmesi bio arrivati a 347 (+147,9%).
Seguono le profumerie bio a quota 328 (+114,4%). A ruota le aziende di
cosmesi naturale e biologica e detergenza ecologica arrivate a 514
(+110,7%). Il mercato chiede sempre più prodotti naturali e biologici
certificati. Ma aumenta anche l’offerta di prodotti verdi solo a parole.
Occorre spiegare la differenza, offrire criteri di scelta, aumentare la
consapevolezza.
Regioni leader 2019
Ai primi due posti
della classifica per numero assoluto di attività bio anche per il 2019
si confermano Lombardia ed Emilia-Romagna, mentre al terzo entra il
Veneto. In queste tre regioni si concentrano 1.379 attività sul totale
di 3.476, in pratica quattro su dieci. Alla guida della classifica per
densità (numero di attività per ogni milione di abitanti) restano le
Marche, al secondo posto entra il Trentino-Alto Adige, seguito
dall’Emilia-Romagna. Tra le regioni leader in Italia solo
l’Emilia-Romagna è presente sia nella classifica per numero, sia in
quella per densità. Sul Rapporto sono presentate inoltre le regioni che
primeggiano in ogni tipologia di attività, per numero assoluto e per
densità. Un affresco dell’Italia del bio, tra capacità imprenditoriali e
vocazioni dei territori.
Rapporto Bio Bank 2020
Analisi e statistiche del biologico in Italia secondo i censimenti Bio Bank.Dagli alimenti alla cosmesi
Di Rosa Maria Bertino, Achille Mingozzi, Emanuele Mingozzi