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Angela di Veggy Days Cesena con un Vegone, hamburger di seitan con insalata e pomodoro, completato da maionese vegana e una fettina a base di soia olandese. (Foto: Bio Bank/Emanuele Mingozzi)

Ristorazione

Parla romagnolo il franchising vegano

Veggy Days è la prima rete in franchising di ristorazione vegana e biologica in Italia. Un’idea nata da Con.Bio. e Pinguino Viaggi Network

di Rosa Maria Bertino, Agricoltura gennaio 2015

Ravioli rosa di seitan e radicchio con salsa alle noci, Riso integrale alle verdure e mandorle, Cous cous di verdure, ceci e olive nere, Vellutata di zucca e lenticchie al profumo di curcuma e zenzero… E’ solo un piccolo assaggio del ricco menù proposto nei Veggy Risto e nei Veggy Burger della catena Veggy Days, la prima rete in franchising di ristorazione vegana e biologica in Italia. Un’idea nata quasi per caso e diventata progetto imprenditoriale. A promuoverla sono Con.Bio. di Santarcangelo di Romagna (RN), azienda affermata da oltre 15 anni nella produzione di alimenti biologici vegetali con il marchio BioAppetì, e Pinguino Viaggi Network di Pesaro, con una lunga e consolidata esperienza nel franchising turistico: dal supporto nell’iter burocratico al percorso per ottenere le licenze, dalla formazione del personale all’affiancamento per lo sviluppo aziendale. E’ nata così Che Veg, la società con sede a Pesaro che gestisce il circuito Veggy Days.
"La scintilla è avvenuta nel modo più fortuito, - racconta Giovanna Festa, responsabile sviluppo rete Veggy Days - come spesso accade nella vita. Giovanni Pellegrini, fondatore di Pinguino Viaggi Network, per dare una mano alla sorella convinta vegana che intendeva aprire un locale veg, ad inizio 2013 fece una rapida indagine di mercato su questo tipo di ristorazione, scoprendo un universo ricco di potenzialità. Dopo aver visto locali vegani sempre pieni in giro per l’Italia, abbiamo cominciato a ragionarci seriamente. Per la ricerca del partner abbiamo incontrato varie realtà, ma con Paolo Franceschini e Maria Grazia Pasca di Con.Bio. c’è stato subito feeling. Tutto il 2013 è servito per mettere a punto il progetto, definire i menù e le formule del franchising. Il 2014 è stato tutto un susseguirsi di eventi: i primi incontri con i potenziali imprenditori, gli accordi, i corsi di formazione, in luglio l’apertura del primo Veggy Days a Desenzano del Garda, poi in settembre a Cesena nel Foro Annonario e in dicembre a Firenze. E sono già una decina i nuovi punti vendita che apriranno nel 2015: da Pesaro a Roma, da Trento a Modena, da Milano a Rimini, fino a Catania.
Che Veg fornisce ai locali tutto il prodotto, escluso il freschissimo, che ogni attività dovrà integrare scegliendo i propri fornitori di frutta e verdura bio.
Con.Bio. prepara burger, basi, semilavorati per primi e secondi, fino ai piatti pronti. Anche se di fatto il 95% delle materie prime è bio, per partire Veggy Days ha scelto di porre l’accento solo sul vegano.
Oltre 500 le referenze selezionate, due le piattaforme logistiche a Bologna e Forlì per il riassortimento dei prodotti in 48 ore in tutta Italia.
Ad aprire sono soprattutto persone dai 35 ai 45 anni, che scelgono la formula Fast food o Ristorante, integrandola con i moduli Caffetteria, Aperitivi o Market, in base al capitale disponibile ed alla piazza. L’investimento va da un minimo di 60.000 ad una massimo di 100.000 euro. Un investimento sul proprio futuro, puntando su un trend in crescita costante, quello vegano, legato a doppio filo con il biologico.

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