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Immagine: relazione speciale della Corte dei Conti europea "Agricoltura biologica nell’UE - Lacune e incoerenze ostacolano il successo della pertinente politica".
Unione europea
Agricoltura biologica: l'Unione Europea ha sbagliato mira? Sì!
Botta e risposta sull'agricoltura biologica europea tra Corte dei conti e Commissione
di Rosa Maria Bertino – 31 ottobre 2024
Il rapporto della Corte dei Conti europea
Che l'Unione Europea ha sbagliato mira non lo diciamo noi. Lo sostiene la Corte dei conti europea in un rapporto dove evidenzia lacune e incoerenze che ostacolano il successo delle politiche europee sull'agricolura biologica. Basta scorrere l'indice del rapporto Agricoltura biologica nell’UE per capire quanta strada c'è ancora fare per sostenere e incentivare "realmente" il biologico, che dovrebbe essere il cuore pulsante dell'Unione europea in ambito agricolo, agroalimentare e ambientale, con grandi benefici sulla salute dei cittadini europei:
✔ Lacune nelle politiche Ue e nazionali per il settore del biologico.
✔ Risposte nazionali parziali alle esigenze del bio nel programmare il sostegno della Pac.
✔ Il sostegno della Pac ha contribuito alla crescita delle superfici bio, ma non sempre sono stati assicurati benefici ambientali.
✔ Gli Stati membri non sempre si sono assicurati che il sostegno della Pac per l’agricoltura bio sfociasse nella produzione biologica.
✔ Gli Stati membri non hanno indirizzato sufficientemente bene i fondi della Pac per sviluppare ulteriormente il settore del biologico.
✔ L’impatto del sostegno della Pac per l’agricoltura bio non può essere valutato, mancano strumenti idonei.
✔ Vengono raccolte meno variabili statistiche sul settore del biologico.
Il rapporto si conclude con tre raccomandazioni:
✔ Potenziare il quadro strategico dell’Ue per il settore del biologico e migliorare il nesso con il sostegno della Pac.
✔ Integrare meglio gli obiettivi ambientali e di mercato dell’agricoltura biologica nella Pac.
✔ Far sì che siano disponibili dati pertinenti per valutare lo sviluppo dell’agricoltura biologica.
La risposta della Commissione europea
Tempestive e sicuramente interessanti le Risposte della Commissione europea alle raccomandazioni della Corte dei conti per correggere la mira sulle politiche europee sull'agricoltura biologica. Non solo per sapere quali raccomandazioni sono state accolte o meno, ma per le importanti affermazioni ufficiali, le prime della Commissione appena insediata, sul valore dell'agricoltura biologica:
✔ La Commissione attribuisce così tanta importanza all'agricoltura biologica e alla produzione biologica alla luce del loro contributo alla riduzione dell'uso di fertilizzanti, pesticidi e antibiotici e degli impatti positivi che generano sull'ambiente, sul clima, sul suolo, sull'acqua, sull'aria, sulla biodiversità, sul benessere degli animali ecc.
✔Ancora più importante del valore-obiettivo stesso (NdR - 25% di superficie agricola dell'UE investita in agricoltura biologica entro il 2030) è il fatto che l'agricoltura biologica e la produzione biologica siano chiaramente al centro del Green Deal e figurino tra le priorità dell'agenda politica a diversi livelli (UE, Stati membri).
✔ È evidente che la Commissione incoraggia gli Stati membri a sostenere la domanda di prodotti biologici attraverso campagne di promozione agricola, appalti pubblici riguardanti prodotti biologici per le mense pubbliche o altri mezzi.
✔ È scientificamente provato che l'agricoltura biologica apporta benefici ambientali e climatici, come dimostrato dal Centro comune di ricerca (JRC) della Commissione nel documento "Organic farming systems general fiche", pubblicato nel marzo 2024.
Affermazioni di principio che dovrebbero preludere a un ulteriore impegno sul bio, non certo anticipabile in questo contesto, ma rinviato al prossimo ciclo programmatico.
Al movimento biologico l'arduo compito di verificare che alle parole seguano i fatti, sostenendo - come sempre - lo sviluppo dell'agricoltura biologica e del mercato bio a 360 gradi.