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Bio Bank

I primi 25 anni di Bio Bank, la banca dati del bio

#25BioBankItaly l'hashtag di questi 25 anni insieme. Ecco la nostra storia in otto tappe, dalla nascita della banca dati ai report statistici digitali

di Rosa Maria Bertino – 15 gennaio 2018

"Quello che fate non è vostro. È di tutti!”.
Questa esclamazione è il regalo di un pioniere del biologico per i "25 anni di servizio” di Bio Bank.
Non c’è modo migliore per esprimere l’essenza del nostro lavoro. Quello che facciamo diventa infatti patrimonio comune, perché liberamente consultabile da parte di tutti coloro che sono interessati al biologico. Per curiosità, per passione, per professione. O per tutte e tre le cose insieme.
Raccogliere, organizzare ed elaborare le informazioni sulle varie attività bio in Italia significa contribuire a una descrizione condivisa della realtà. Ed è quello che abbiamo fatto in questi 25 anni tra carta, digitale e web con l’annuario Tutto Bio, il portale biobank.it e tutti i social collegati, i report statistici Rapporto Bio Bank e Focus Bio Bank.

Coltivare dati, raccontare storie

Tutto è partito nel 1993 dall’idea di realizzare un annuario del biologico in Italia. Lo volevamo specializzato, professionale, aggiornato. Uno strumento utile, di servizio, da tenere sempre a portata di mano.
Per realizzare l’annuario serviva un censimento sistematico delle attività esistenti. Per archiviare i dati serviva una banca dati… Una vera e propria scommessa per i fondatori Achille Mingozzi e Rosa Maria Bertino. A porre le basi informatiche della banca dati Milva Masini.
Un’opera che ha richiesto una pazienza senza limiti. Il lavoro dietro le quinte è immenso e non sempre così facile da comprendere quando si vede il prodotto finito. Significa monitorare costantemente una realtà in continua evoluzione tra nuove aperture, cambiamenti e chiusure. Significa decidere quali attività censire o non censire più, cogliendo ciò che emerge e ciò che può essere più utile per l’intero settore. Significa capire come e quando effettuare i censimenti diretti di migliaia di attività che rappresentano l’intero universo di riferimento. E infine, significa ragionare su come restituire questa marea di dati e numeri.
Sempre con la consapevolezza che dietro ogni attività ci sono le persone con le loro storie. Per questo insieme alle informazioni raccontiamo le storie. Perché da ogni storia, per imitazione, associazione, ispirazione, ne possano germogliare mille altre.

W gli sponsor!

Chi finanzia Bio Bank? Non è la prima volta che riceviamo questa domanda. Una domanda giusta, perché bisogna sempre chiedersi chi fa cosa, perché lo fa e come si sostiene. Così come, in tempi di notizie false e post-verità (le tanto citate fake news e post-truth), bisogna distinguere la pubblicità dalle notizie, i fatti dalle opinioni, le fonti attendibili da quelle farlocche, il lavoro serio e continuativo da quello improvvisato e occasionale.
Allora dobbiamo ringraziare chi sceglie Bio Bank come punto di riferimento per l’informazione sul bio: tutti i colleghi dell’informazione, i lettori dell’annuario Tutto Bio distribuito in 3.500 copie, gli oltre 70mila visitatori del portale che hanno visto 320mila pagine nel corso dell’ultimo anno, i lettori delle pubblicazioni digitali (oltre 15.000 letture in tre anni) che consultano ad esempio in media per 8 minuti e mezzo il Rapporto Bio Bank. Una sorta di eternità sul web.
Esercitare la sottile arte del dubbio ci aiuta a capire la qualità e il valore di ciò che leggiamo. E anche a dare valore al proprio investimento. Come fa chi investe in comunicazione sui media Bio Bank. Non una, ma centinaia di aziende e realtà.
È grazie a loro che la nostra casa editrice può dedicarsi all’informazione specializzata sul biologico in Italia dal 1993. Senza ricevere un centesimo di finanziamento pubblico.

Bio Bank in otto tappe

Ripercorriamo insieme le tappe più significative di questa esperienza che è cambiata molte volte, rimanendo sempre fedele allo spirito iniziale. E che continua con la stessa passione e lo stesso impegno del primo giorno.

1993

Nasce la banca dati Bio Bank

Bio Bank nasce nel gennaio 1993 da una intuizione: perché non realizzare un annuario sul biologico in Italia? Esisteva secondo noi un vuoto informativo da colmare. E per farlo bisognava creare - da zero - una banca dati del bio.
Parte così la prima raccolta sistematica ed omogenea di dati su centinaia e centinaia di attività del biologico attraverso censimenti diretti.
Dopo 25 anni i censimenti riguardano oltre 14mila  attività suddivise in più di 20 tipologie. Ma il numero che riassume l’intera storia della banca dati Bio Bank è 64.243. Tante sono le attività passate in questo archivio, ognuna con il proprio id, ovvero la sua impronta digitale, dalla prima inserita nel 1993 alla più recente, la numero 64.243 per l’appunto.

1994

Esce il primo annuario Tutto Bio

La prima spartana edizione di Tutto Bio, annuario del biologico, esce nel maggio 1994. Il battesimo ufficiale avviene il 1° giugno a Roma, in occasione di una tavola rotonda sull’agricoltura biologica in Europa.
Le prime copie vengono diffuse al seminario internazionale del Gruppo Ifoam Unione Europea che si tiene il 4 giugno a Ozzano Emilia, nel bolognese, presso la storica cooperativa biologica Dulcamara.
In 128 pagine fitte di dati su 1.200 operatori del settore è raccolto il frutto di mesi e mesi di lavoro per la messa a punto del progetto, i censimenti diretti e l’elaborazione dei dati.
Sulla 24a edizione, Tutto Bio 2018, le attività pubblicate hanno raggiunto quota 11mila e le pagine sono più di 300.
Dal 2016 è disponibile anche l’estratto digitale di Tutto Bio, con un centinaio di pagine liberamente consultabili sulla piattaforma di editoria digitale Issuu.

1995

Prima partecipazione a Sana

Il Sana di Bologna diventa fin da subito la manifestazione di riferimento.
Il 23 settembre, in un convegno organizzato insieme a Nomisma, viene presentata la seconda edizione di Tutto Bio. Non solo. Nello stesso convegno viene presentata anche la prima indagine sulle tendenze del biologico in Italia. Un’indagine che si rinnoverà ogni anno per dieci anni nel convegno Bio Bank il giorno di apertura di Sana.
Dalla fine del 1994 Bio Bank ha infatti avviato anche la raccolta dei dati strutturali del biologico, grazie alla collaborazione di tutti gli organismi di controllo, elaborando le prime statistiche del settore: numero di aziende, ettari, orientamenti produttivi, distribuzione territoriale e molto altro ancora.

1998

Nasce la Bio Bank Card

Nel 1998, per incentivare la cultura del biologico, nasce la tessera sconto annuale di Bio Bank, inserita tra le pagine dell’annuario. Diventerà una compagna fedele di Tutto Bio.
Il primo anno aderiscono 166 attività. Da allora l’iniziativa si è ripetuta ogni anno. Nel 2018, dopo vent’anni, sono oltre 650 le adesioni, tra agriturismi, ristoranti, aziende con vendita diretta, negozi e profumerie. Lo sconto che offrono ai titolari della tessera è del 10% su prodotti e servizi per tutto l’anno.
Senza il contributo fondamentale di tutte queste attività, Bio Bank Card sarebbe rimasta un’idea nel cassetto.

1999

Nasce il portale biobank.it

Il portale biobank.it nasce invece nel 1999, come naturale integrazione online dell’annuario. La banca dati sbarca quindi sulla rete con aziende, agriturismi, mercatini e appuntamenti. Poi le statistiche Bio Bank e tantissima informazione. E naturalmente i prodotti.
Oggi nella sezione Banche dati sono pubblicate oltre 4mila attività, nelle Mappe più di 6mila. La sezione Prodotti presenta le novità tra alimenti e cosmesi. L’approfondimento è sul Blog, l’informazione nella sezione Info, i prodotti editoriali Bio Bank nella sezione Pubblicazioni.

2007

Esce il primo Rapporto Bio Bank

Su Tutto Bio 2007 viene pubblicato il primo Rapporto Bio Bank, un panorama "orizzontale” delle principali attività bio censite in banca dati. L’analisi viene effettuata monitorando l’andamento di otto tipologie di attività negli ultimi tre anni.
Dal 2015 il Rapporto Bio Bank diventa una pubblicazione digitale, liberamente consultabile (e scaricabile) su Issuu.
L’undicesima edizione, il Rapporto Bio Bank 2017, in 62 pagine presenta i dati di oltre 9mila attività, suddivise in 11 tipologie tra alimenti e cosmesi: dal trend degli ultimi cinque anni alle 50 città leader, dalle tre regioni leader all’analisi puntuale di ogni tipologia di attività con commenti e infografiche.

2015

Su biobank.it sbarcano le Mappe

Sul portale si apre la nuova sezione Mappe, consultabile sempre e ovunque. Basta un click per girare l’Italia del bio in modo semplice e intuitivo, lasciandosi ispirare da migliaia di proposte geolocalizzate sulle mappe.
Ogni settore ha il suo colore, ogni tipologia di attività la sua icona. Un cappello da chef per i ristoranti, un casale per gli agriturismi, un cartello per le aziende con vendita diretta, una bandierina per i mercatini, uno shopper per i negozi ed uno per le profumerie (ma con colori differenti), una B per le attività convenzionate Bio Bank Card.

2017

Esce il primo Focus Bio Bank

Con il Focus Bio Bank - Supermercati e Specializzati 2017 nascono i report statistici digitali, dove la visuale si concentra in modo "verticale” su un tema emergente. In questo caso lo storico sorpasso di vendite bio nei supermercati rispetto ai negozi specializzati. Uno strumento per comprendere la genesi, l’evoluzione e la dinamica tra supermercati e negozi specializzati, cosa c’è di nuovo, cosa si profila all’orizzonte. Una pubblicazione digitale di 52 pagine, ricca di dati, informazioni e statistiche, da consultare liberamente (e scaricare) su Issuu.

Il futuro? È verde, verdissimo

Oggi sono tutti pazzi per il cibo biologico. Prima erano pazzi quelli che credevano nell’agricoltura biologica, promuovendola e praticandola in un contesto ostile. Per questa giravolta di 180 gradi, per questo cambio di atteggiamento e di prospettiva c’è voluto un quarto di secolo. Il tempo di un’intera generazione, passato sotto i nostri occhi e dentro i nostri computer.
I fautori del bio non sono cambiati, anzi sono cresciuti e si sono moltiplicati. È semplicemente cambiato il mondo intorno. Perché il biologico ha impresso un cambiamento verso la sostenibilità a tutto l'agroalimentare e più in generale agli stili di vita.
 Ci aspetta quindi un futuro sempre più verde, anzi verdissimo. E mentre la realtà avanza con il suo cambiamento continuo, noi continueremo a descriverla con il moto perpetuo della banca dati.

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