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Bio Bank

30 anni di Bio Bank: omaggio alla scintilla

In trent'anni Bio Bank ha contribuito a una descrizione condivisa della realtà del biologico in Italia. Un patrimonio comune, disponibile per tutti

Rosa Maria Bertino – 16 giugno 2023

Bio Bank ci ha insegnato la fedeltà. La fedeltà a un progetto, che per potersi calare nella realtà si è dovuto adattare molte e molte volte. La fedeltà quando il vento era favorevole e soprattutto quando il vento era contrario. La fedeltà alle lezioni imparate dagli errori. Ma sopra ogni cosa, la fedeltà all’intuizione iniziale, la scintilla da cui tutto è partito.

In trent'anni di attività nell'informazione sul biologico in Italia abbiamo maturato una sola certezza: il bio è portatore di valori fondamentali. Ma è lo scenario che cambia continuamente, a volte anche rapidamente. Per raggiungere la stessa meta dobbiamo allora farci molte domande e cercare sempre nuove strade. Anche nel campo dell’informazione.
Nel tempo Bio Bank si è orientata verso l’editoria digitale, selezionando le tipologie di attività bio da monitorare e le fonti di dati più significative, con prodotti sempre più strutturati e autoriali, ricchi di contenuti originali. Strumenti utili per leggere la realtà e affrontare il mercato.

Siamo convinti che un settore dimostri la sua maturità anche grazie alla qualità della stampa specializzata che esprime. Viva quindi l'editoria specializzata, che accompagna e sostiene il biologico a ogni latitudine.

Indice dei contenuti

  • Bio per caso, curiosità, passione
  • La banca dati Bio Bank
  • Le statistiche bio
  • L’annuario Tutto Bio
  • Il portale biobank.it
  • Il Rapporto Bio Bank
  • I Focus Bio Bank
  • Vetrina Bio Bank
  • W gli sponsor!
  • Ringraziamenti

Bio per caso, curiosità, passione

Abbiamo incontrato il biologico per caso, ci siamo avvicinati per curiosità, è diventato il nostro lavoro per passione. Allora la nostra cooperativa curava, fra le altre cose, il mensile Libera Cooperazione dell’Agci, centrale cooperativa che associava diverse realtà storiche del bio. Per una precisa scelta editoriale, in ogni numero un articolo era dedicato a una cooperativa biologica. È così che a partire dal 1990 abbiamo incontrato e intervistato i pionieri dell’agricoltura biologica, primo fra tutti Gino Girolomoni. Da quegli incontri il desiderio di saperne di più, la percezione che c’era un vuoto informativo da colmare.

La banca dati Bio Bank

Nel 1993 è arrivata l’intuizione: perché non realizzare un annuario sul biologico in Italia? Volevamo un annuario specializzato, professionale, aggiornato. Uno strumento utile, di servizio, da tenere sempre a portata di mano. Per realizzare l’annuario serviva un censimento sistematico delle attività bio esistenti. Per archiviare i dati serviva una banca dati. Una vera e propria scommessa, considerando che partivamo da zero. Inizia così la prima raccolta sistematica ed omogenea di dati su centinaia e centinaia di attività del biologico attraverso censimenti diretti. Dopo un anno e mezzo di lavoro, nel giugno del 1994 presentavamo a Roma la prima spartana edizione dell’annuario cartaceo Tutto Bio, con i dati di 1.200 attività.

Le statistiche bio

Oggi i dati sull’agroalimentare bio non mancano. Ma non è sempre stato così. La prima statistica sul bio in Italia la vedemmo a Roma, in occasione di un convegno per sensibilizzare il mondo politico e istituzionale sull’agricoltura biologica. Era il 13 dicembre 1994. Tra i partecipanti pionieri del bio, tecnici della prima ora, organismi di controllo e funzionari regionali. C’era anche Bio Bank, avendo da poco pubblicato la prima edizione dell’annuario Tutto Bio. Tra gli organizzatori girava un foglio dattiloscritto con i numeri chiave del settore, ma non tutti concordavano su quelle stime. Fino all’ultimo momento, prima della presentazione, le cifre vennero ritoccate con il bianchetto. Fu dopo aver visto quel tira e molla che nacque il desiderio di mettere in fila non solo le informazioni sugli operatori, ma anche i numeri del biologico in Italia. Inizia così anche la raccolta sistematica dei dati strutturali sul settore. Semplicemente perché serviva.
Quindi per dieci anni, dal 1994 al 2003, i dati su aziende e superfici bio sono stati raccolti da Bio Bank presso gli organismi di controllo, con un impegno non piccolo, elaborati e restituiti aggregati come patrimonio di tutti. In primis in occasione del Sana di Bologna, con un convegno dedicato ogni anno per dieci edizioni consecutive, poi con la pubblicazione cartacea Il biologico in cifre, compendio statistico di oltre cento pagine sul settore, del quale uscirono quattro edizioni (1999, 2001, 2002, 2004). Iniziative promosse grazie alla preziosa e fondamentale collaborazione con Fabio Lunati, ricercatore di Nomisma.
Scorrendo la Miniguida alle fonti di dati sul bio e sulla transizione ecologica, ricca di realtà diverse e complementari, è facile comprendere quanta strada è stata fatta da quella prima sofferta statistica del 1994.

L’annuario Tutto Bio

Nel 1994 non immaginavamo certo di arrivare a censire oltre 13mila attività bio, pubblicando ben 25 edizioni dell’annuario, fino a Tutto Bio 2019.
Sfogliare la prima copia di Tutto Bio fresca di stampa fu un'emozione unica. Qualcuno può spiegare perché quell’emozione si è ripetuta a ogni edizione di Tutto Bio, fino all’ultima? Forse perché sapevamo cosa c'era dietro: il pensiero e il lavoro di un anno intero. Forse perché sapevamo cosa c'era dentro: i dati di migliaia di attività e gli approfondimenti utili per un anno intero. Forse per il profumo della carta stampata. Forse per il fruscio delle pagine che preludeva a quello delle pagine sfogliate da migliaia di lettori.
Molte le definizioni di Tutto Bio disseminate nelle tantissime recensioni: bibbia del bio, bibbia per consumatori attenti, guida coraggiosa, distillato di informazioni, bussola utile, Michelin etica, miniera di indirizzi, compendio enciclopedico del bio nazionale, l’Italia del biologico in un libro. La più memorabile è però quella di Aurelio Magistà sul Venerdì di Repubblica del 14 febbraio 1997: "Non un ponderoso saggio o un lieto romanzo, questa settimana, ma un’umile guida. Umile come le cose semplici che ci restano più a lungo care… teniamo sullo scaffale questo quadernone in carta ovviamente riciclata che riporta indirizzi di aziende, ristoranti, mense supermercati, schede di prodotti, elenchi di mercatini e negozi, oltre a utilissime informazioni sull’agricoltura biologica”.

Il portale biobank.it

Nel 1999 nasce biobank.it naturale evoluzione e integrazione online dell’annuario Tutto Bio. Non un sito aziendale con le sue belle pagine web, ma un portale interamente dedicato al bio, in italiano e in inglese. Una vera e propria porta d’ingresso a migliaia di attività pubblicate gratuitamente, organizzate in un’unica struttura e liberamente consultabili. Ad ogni attività è dedicata una pagina con tutte le informazioni di base, i link a sito e social e i collegamenti con le altre attività aziendali censite da Bio Bank.
Oggi sul portale Bio Bank, nella sezione Banche dati, sono pubblicate oltre 4mila aziende di alimenti e di cosmesi che rappresentano più di mille marche, con ricerca per azienda, in alfabetico, per territorio e per marca. Nella sezione Prodotti le aziende pubblicizzano ogni anno le proprie novità attraverso le schede prodotto, una sorta di scaffale virtuale. Completano la sezione più di mille siti di e-commerce di alimenti e di cosmesi aperti da aziende, negozi fisici o esclusivamente sul web.
La sezione Mappe contiene invece oltre 5.200 attività bio. Basta un click per girare l’Italia del bio in modo semplice e intuitivo, lasciandosi ispirare da migliaia di proposte geolocalizzate sulle mappe. Ogni settore ha il suo colore, ogni tipologia di attività la sua icona. Un cappello da chef per i ristoranti, un casale per gli agriturismi, un cartello per le aziende con vendita diretta, una bandierina per i mercatini, uno shopper per i negozi e uno per le profumerie.
Gli articoli di scenario e gli approfondimenti verticali si trovano nella sezione Blog. Le storie emblematiche, le fiere bio e gli organismi di certificazione nella sezione Info.
Crediamo che non sia possibile lavorare da trent’anni, con la stessa passione del primo giorno, per una banca dati che elabora ogni anno una quantità enorme di informazioni, senza la consapevolezza che dietro ogni attività ci sono donne e uomini con le loro Storie bio. Ci piace lanciarle come semi, perché da ogni storia, per imitazione, associazione o ispirazione ne possano germogliare mille altre. Un dialogo che continua con i social network (Facebook, Twitter, Instagram, LinkedIn) e la newsletter Bio Bank News.
Tutte le pubblicazioni Bio Bank sono raccolte nella sezione Pubblicazioni, con link alle varie edizioni consultabili sulla piattaforma di editoria digitale Issuu.

Il Rapporto Bio Bank

Per visualizzare a colpo d’occhio i dati statistici delle varie tipologie di attività bio censite da Bio Bank, dagli alimenti alla cosmesi, nel 2007 viene pubblicato il primo Rapporto Bio Bank all’interno dell’annuario cartaceo Tutto Bio. A partire dal 2015 il Rapporto Bio Bank diventa pubblicazione autonoma. Con questo primo rapporto digitale "orizzontale”, che offre uno scenario panoramico del bio, si apre la stagione dei report statistici Bio Bank consultabili su Issuu. Per offrire in un unico punto anche i dati sul mercato italiano del bio, dal 2018 si aggiungono le elaborazioni sistematiche dei dati Nomisma per Osservatorio Sana, con la serie storica degli ultimi dieci anni. Infine, per visualizzare il ruolo strategico dell’Italia nel panorama internazionale, dal 2021 il panorama statistico si amplia ancora, con le elaborazioni sistematiche dei dati Fibl-Ifoam sul mercato bio in Europa e nel mondo. Ampliando anno dopo anno i contenuti, le analisi, i grafici e le infografiche, aumenta parallelamente la foliazione, che passa dalle 30 pagine della prima edizione alle 100 della sedicesima edizione.

I Focus Bio Bank

Nel 2017 con il Focus Bio Bank - Supermercati e Specializzati nasce il primo rapporto digitale "verticale”, sempre consultabile su Issuu, che offre una visuale approfondita su un tema emergente del bio. Nello specifico, lo storico sorpasso di vendite bio nei supermercati rispetto ai negozi specializzati avvenuto nel 2014, seguito dal testa a testa del 2015, e proseguito per tre anni consecutivi con incrementi a due cifre. Uno strumento per comprendere la genesi, l’evoluzione e la dinamica dei due canali distributivi chiave del bio. Sotto la lente le principali catene distributive, le marche di alimenti bio e quelle di alimenti equosolidali della Gdo, il panorama dei negozi e delle catene specializzate. Nel 2018 si aggiungono le marche bio della Gdo per la cosmesi, nel 2021 le marche di cosmesi baby e nel 2022 le marche di baby food. Anche in questo caso, ampliando contenuti, analisi, grafici e infografiche aumenta progressivamente la foliazione, passando dalle oltre 50 pagine della prima edizione alle oltre 100 della sesta.
Nel 2018 viene pubblicata la prima, e per ora unica edizione, del Focus Bio Bank - Mense scolastiche, un altro tema caldo e fumante. Nel 2018 è entrato infatti in vigore il decreto ministeriale che incentiva le mense bio nelle scuole, premiando quelle virtuose.

Vetrina Bio Bank

Nel 2019 nasce Vetrina Bio Bank una nuova pubblicazione annuale, con un diverso punto di vista, che presenta il megatrend dell’anno, i 20 trend del bio dagli alimenti alla cosmesi, la vetrina dei prodotti tra eccellenze e novità, le aziende in primo piano, le regole della certificazione, gli organismi e gli standard. La formula editoriale prevede tre edizioni: le edizioni digitali in italiano e in inglese, liberamente consultabili su Issuu, oltre all’edizione cartacea inviata a 2.500 operatori in Italia (negozi bio, profumerie bio, ristoranti bio e catene di supermercati con una propria marca bio). Inoltre, gran parte dei contenuti è consultabile anche sul portale biobank.it, sempre in italiano e in inglese. A partire dal 2021 su Vetrina Bio Bank vengono pubblicate anche le Storie Bio con i protagonisti che aprono interi mondi, tra pionieri partiti dal nulla, passaggi generazionali, legami con il territorio, innovazione e filiera, nelle sue varie declinazioni.

W gli sponsor!

Ma chi finanzia Bio Bank? Domanda giusta, perché bisogna sempre chiedersi chi fa cosa, perché lo fa e come si sostiene. Così come, in tempi di notizie false e post-verità (le tanto citate fake news e post-truth), bisogna distinguere la pubblicità dalle notizie, i fatti dalle opinioni, le fonti attendibili da quelle farlocche, il lavoro serio e continuativo da quello improvvisato e occasionale.
Allora dobbiamo ringraziare chi sceglie Bio Bank come punto di riferimento per l’informazione sul bio: prima di tutto le migliaia di utenti del portale e lettori delle pubblicazioni. Poi tutti i colleghi dell’informazione che utilizzano e rilanciano i dati Bio Bank. Emblematici i tempi medi di lettura dei report digitali su Issuu: oltre 12 minuti per il Focus Bio Bank, 11 minuti per il Rapporto Bio Bank. Una sorta di eternità sul web.

Esercitare la sottile arte del dubbio ci aiuta a capire la qualità e il valore di ciò che leggiamo. E anche a dare valore a ogni investimento. Come fa chi investe in comunicazione sui media Bio Bank. Non una, ma centinaia di aziende e realtà. È solo grazie agli sponsor - senza ricevere alcun finanziamento pubblico - che Bio Bank ha contribuito in trent'anni a una descrizione condivisa della realtà del biologico in Italia. Un patrimonio comune, disponibile per tutti.

Ringraziamenti

Se siamo arrivati fin qui dobbiamo ringraziare una moltitudine di persone. Persone che ci hanno ispirato, incoraggiato e motivato, persone che hanno contribuito non a parole ma nei fatti, persone che sono state e sono ancora al nostro fianco. La qualità che le collega tutte nel nostro cuore è la lealtà nel tempo. La lealtà è dote essenziale e preludio alle necessarie competenze. Il tempo la cartina al tornasole di ogni relazione personale e professionale.

Su tutte, ne ricordiamo sei con immensa gratitudine, per il loro ruolo fondamentale.
Luciano Zignani, presidente nazionale Agci negli anni Novanta, che ci ha affidato il mensile Libera Cooperazione in agricoltura, nostra porta d’ingresso al mondo del bio.
Orazio Olivieri, presidente nazionale Agica-Agci negli anni Novanta, che ci ha guidato alla scoperta del bio attraverso le molte cooperative storiche associate.
Gino Girolomoni, fondatore della cooperativa che oggi porta il suo nome, primo pioniere del bio da noi intervistato nel 1990, che ci ha ispirato con la sua visione.
Milva Masini, socia della prima ora, che ha creato la prima architettura informatica della banca dati, curandone per molti anni l’evoluzione strutturale e i contenuti.
Roberto Cupici, già titolare di Filograf, nostra tipografia da trent'anni, per il suo gesto di generosità assoluta.
Claudio Bandini, fondatore di Egaf Edizioni, per il doppio inaspettato regalo, provvidenziale il primo, inestimabile il secondo: la rete Macintosh dove è nata la banca dati, la lunga traversata insieme.

Un omaggio speciale e particolarissimo va infine alla luminosa scintilla che ha acceso questa storia editoriale.